L’igiene del neonato: le cose da sapere per lavarlo

Come si cambiano i primi pannolini, come si puliscono le orecchie, come medicare il cordone ombelicale, il prepuzio, il borotalco fa male…

L’igiene del neonato: le cose da sapere per lavarlo

Tra le prime prove “difficili” da mamma c’è l’igiene del neonato che arriva dopo lo scoglio dei primi cambi del pannolino e del primo bidè. E ben presto arriva anche il giorno del bagnetto….
Ricordo la tensione del primo bagnetto di Leone (in salotto!) con mio marito a fare da supporto fisico (reggeva il piccolo) e morale…
Per fortuna ci eravamo informati bene a dovere e questo ci ha avvantaggiato un pochino.

Abbiamo scoperto che il bambino è naturalmente dotato di meccanismi di difesa immunitaria e di anticorpi. Questi facilitano l’adattamento all’ambiente esterno e permettono di raggiungere un delicato equilibrio tra poteri di difesa interni e microrganismi dell’ambiente.
I genitori sono comunque tenuti ad applicare alcune regole fondamentali.


Quali precauzioni generali è necessario prendere?

La trasmissione di microrganismi responsabili delle infezioni neonatali avviene per lo più attraverso

  • le mani,
  • il respiro
  • il contatto di corpi estranei con la pelle
  • le mucose del piccolo.

L’IGIENE DEL NEONATO: COME EVITARE TRASMISSIONE DELLE INFEZIONI

In questo contesto, rivestono notevole importanza delle semplici regole d’igiene:

  • un’accurata detersione delle mani che dovrà precedere qualsiasi accudimento diretto del bambino
  • eventuale uso da parte dell’adulto di mascherine sterili a protezione della bocca e delle narici. E’ ritenuto opportuno per evitare il passaggio attraverso il respiro di micro-organismi diretti sul neonato, in caso di infezioni delle vie respiratorie del genitore. La mascherina va rimossa non appena cessi il contatto diretto con il neonato
  • la protezione del tralcio del cordone ombelicale allo scopo di impedirne contaminazione e l’infezione che può far seguito.

L’IGIENE DEL NEONATO: IL CORDONE OMBELICALE

Le cure date al neonato prevedono sia l’accurata detersione del tralcio del cordone ombelicale, sia la protezione di questo da fonti di possibili infezioni. Molto importante è anche cercare di favorire il rapido essiccamento del tralcio così da facilitarne la caduta.
Queste attenzioni coinvolgono direttamente i genitori che, dopo la dimissione della mamma e del neonato, dovranno prendersi particolare cura del tralcio ombelicale per alcuni giorni. A seconda delle condizioni ambientali i tempi dell’essiccamento variano.

Consigli pratici dati dai medici dell’ospedale e inseriti nelle linee guide del ministero della Salute sono pochi e semplici:

  • Per favorire l’essiccamento le condizioni igienico-ambientali devono essere buone e la parte deve essere lasciata all’aria, avvolgendo il tralcio solo in garze sterili protettive;
  • il tralcio ombelicale può anche essere oggetto di medicazioni, 2-3 volte al dì, con soluzioni antisettiche specifiche;
  • alcuni punti nascita consigliano l’applicazione di alcol etilico a basso volume (60°-70°) per l’effetto essiccante che deriva dalla sua evaporazione;
  • si possono anche utilizzare medicamenti antisettici in polvere;
  • più recentemente si applica zucchero salicilato cosparso quotidianamente fino a ottenere il distacco del cordone.
  • il mancato distacco del tralcio del cordone ombelicale dopo 15-20 giorni o la presenza d’infezioni ombelicali richiedono l’intervento di personale sanitario specializzato.

L’IGIENE DEL NEONATO: COME LAVARE E DETERGERE

Dopo la dimissione ed il distacco definitivo del cordone ombelicale il piccolo può fare il bagnetto. Farlo anche con il moncone non è comunque un problema.
Lo scopo del bagno, al di là dei bisogni di pulizia, dicono i pediatri, è anche quello di attivare la circolazione sanguigna della pelle e la traspirazione. Così, dopo il bagnetto, non è assolutamente indispensabile applicare creme o latte idratante sulla pelle del bambino.
Può invece essere molto utile l’applicazione di una pasta/crema sul sederino per proteggerlo da qualsiasi irritazione da urine e feci.

talco borotalco vietato

BOROTALCO VIETATO

È invece sicuramente pericoloso l’uso del borotalco – in alcuni paesi è chiaramente indicata sulle confezioni la sua pericolosità evitare il borotalco …è pericoloso l’uso del borotalco in quanto può essere inalato dal bambino se cosparso in quantità cospicua sul torace e sugli arti superiori. Il divieto è sancito chiaramente nelle linee guida del Ministero della Salute e, dunque, fatto proprio dalla comunità scientifica e medica.

Allora il talco fa male sì o no?

Al momento l’unica certezza è che non c’è certezza. Non vi sono evidenze scientifiche univoche. Io come sempre nel dubbio ho scelto seguendo la via della prudenza.
Vi lascio qui un link per approfondire dell’Airc, l’associazione per la ricerca contro il cancro

L’IGIENE DEL NEONATO: LE ALTERNATIVE AL BAGNETTO

L’alternativa al bagno è costituita dall’uso di spugnature con acqua a temperatura adeguata, almeno nei primi giorni dopo la nascita. L’acqua e il sapone possono essere sostituiti da latte detergente o da altri prodotti dell’ampia gamma di offerte destinate a queste età. Se, infatti, si nota che il bambino vive il bagnetto come un momento di tensione o di disagio è meglio diradarne la frequenza. Nel caso detergerlo in modo adeguato ma evitando o limitando la fase d’immersione.


L’IGIENE DEL NEONATO: QUANDO TAGLIARE LE UNGHIE

Quando tagliare le unghie? Dopo il bagnetto, si possono tagliare le unghie del piccolo (che si saranno ammorbidite con l’acqua) utilizzando forbicine a punta arrotondata. Il profilo delle unghie delle mani segue la curvatura del polpastrello delle dita, mentre quello dei piedi è più lineare, conservando l’angolatura alle estremità.

COME PULIRE LE ORECCHIE?

La pulizia dell’orecchio del neonato si limita al padiglione esterno e all’accesso del condotto uditivo. Bisogna ricordarsi di non utilizzare cotone idrofilo (cotton-fiock) o altro materiale estraneo all’interno del condotto. Infatti il piccolo, reagendo a stimoli dolorosi o fastidiosi, potrebbe improvvisamente effettuare bruschi movimenti del capo con conseguenti lesioni del timpano. Dunque non entrare nel condotto.


COME PULIRE IL NASO

Per la pulizia interna del naso i pediatri raccomandano di non usare corpi estranei. Personalmente ho usato i lavaggi nasali con acqua marina e soluzioni fisiologiche. In questo modo si migliora la fluidificazione del muco e si favorisce la sua rimozione.

COME FARE IL CAMBIO DEL PANNOLINO NEI PRIMI GIORNI

Cosa fare per il cambio del pannolino? Nei primi giorni dopo la nascita il bambino viene generalmente cambiato e lavato molto spesso, in rapporto alla frequenza dei suoi bisogni. Tolto il pannolino, il bambino può essere lavato con acqua nel lavandino del bagno. Lo si può tenere in braccio a pancia in giù e ben appoggiato sul braccio di sostegno, mentre viene deterso con l’altra mano utilizzando sapone o altro detergente.
Può essere risciacquato direttamente sotto il rubinetto verificando prima che l’acqua corrente sia tiepida. Per quanto riguarda le bambine, per evitare che eventuali fonti d’infezione passino dall’ano alla vagina, sarà opportuno lavarle e asciugarle procedendo dal davanti al dietro.
Ad ogni modo i pediatri raccomandano comunque lavaggi giornalieri, con l’utilizzo di detergenti a basso grado di acidità.

Nelle bambine, nel corso delle prime settimane dopo la nascita, possono essere frequenti delle secrezioni vaginali, ma non è assolutamente opportuno tentare di rimuoverle dall’interno. Queste sono la conseguenza di ormoni materni ricevuti attraverso la placenta nel corso della gravidanza. Nel volgere di 15-20 giorni esauriscono i loro effetti.

Neonato cambio pannolino


IL PANNOLINO NON DEVE ESSERE STRETTO

Il pannolino non deve mai essere troppo aderente, ma di misura adatta e posizionato con gli adesivi davanti. Nei maschietti, ancora in attesa del distacco del cordone ombelicale, il pene dovrebbe essere rivolto verso il basso, nel tentativo di evitare che si bagni il cordone ombelicale. Per gli arrossamenti del sederino è spesso sufficiente detergere e asciugare delicatamente la parte e lasciarla esposta alla circolazione d’aria. Il pannolino meglio applicarlo in modo ampio e molto largo.


L’IGIENE DEL NEONATO: IL DILEMMA PREPUZIO

Nei maschietti il prepuzio è spesso aderente al glande. Nelle delicate manovre di detersione del pene i pediatri oggi sostengono che non sia opportuno cercare di scoprire del tutto il glande con manovre di stiramento verso il dietro del prepuzio.
Sul punto ho dovuto farmi una cultura. Mio marito voleva assolutamente sapere ed essere certo che, anche su questo punto, la scienza medica avesse fatto passi avanti (anzi indietro).
Già perchè il papino ricorda benissimo certe pratiche dolorose da quelle parti quando era molto piccolo.

“Il pisellino va tirato indietro”, racconta il papà e lo fa con un certo sconcerto e brividi lungo la schiena. I pediatri degli anni ‘70 e ‘80 quasi obbligavano i genitori a scoprire il glande fin da piccolissimi, incutendo in loro lo spettro di una operazione chirurgica. La teoria che sostenevano diceva che scoprendo il glande la pelle del prepuzio diventava più elastica. Così si favoriva una perfetta pulizia da subito e una buona funzionalità dopo. Nel caso in cui, invece, la pelle, intorno agli 8 anni, non fosse diventata elastica ed il glande non si scoprisse totalmente, si praticavano vere e proprie circoncisioni.

Seguendo queste logiche posso immaginare l’origine della tradizione ebraica…

Il punto è che negli ultimi due decenni le cose sono cambiate. I pediatri oggi dicono l’opposto:

“non toccate affatto il prepuzio. Lavatelo per come potete. Se dovete tirare indietro la pelle non forzate mai”.
Gesù come cambiano i tempi. Poi dicono che le persone non credono più a nulla… Mio marito non si è tranquillizzato e speriamo che la cosa si risolva naturalmente così come ci hanno profetizzato almeno tre medici. Dunque facciamo il tifo per… madre Natura che saprà trovare la sua strada.

LE MITICHE PREZIOSISSIME SALVIETTINE

La scelta di preferire l’uso di salviettine predisposte per la pulizia del bambino al momento del cambio di pannolino è ovviamente lasciata ai genitori. L’offerta del commercio è ampia ma andrebbero privilegiati i prodotti che non contengono essenze profumate, ma solo emulsioni leggere che non ungono la cute.
Per quella che è la mia esperienza ne abbiamo fatto molto uso e sono risultate utilissime. State attente a scegliere quelle con il Ph giusto, con sostanze naturale e non irritanti. Sono state una compagnia “asfissiante” per oltre 2 anni e mezzo. E speso una bella cifra…

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