Come inquinare meno l’ambiente? Diventare vegetariani

Come inquinare meno l'ambiente, gli allevamenti intensivi avicoli hanno un impatto enorme a livello globale sulla natura

Sapevate che la carne che mangiamo è il primo fattore di inquinamento globale. Tutto discende dal modello degli allevamenti intensivi. Ecco cosa ho scoperto.


Ultimamente si sente sempre più parlare di ambiente, di riscaldamento globale, di inquinamento e di scioglimento dei ghiacciai. Credo che ogni mamma debba chiedersi come inquinare meno l’ambiente, cosa fare per rispettare la natura e come insegnare i giusti valori ai propri figli.

Una cosa che mi ha letteralmente sconvolto è stata scoprire che esiste un legame diretto tra questi problemi enormi e quello che noi mangiamo.

Già è proprio così: quello che abbiamo nel piatto può contribuire ad inquinare, a sciogliere i ghiacciai ad aumentare la temperatura globale.
Sembra assurdo ma non lo è.

Ecco che allora per avere noi stessi un impatto minore sull’ambiente dovremmo diventare tutti vegetariani o addirittura vegani. Cioè non mangiare più prodotti derivanti dagli allevamenti intensivi.

Non credo di essere una ambientalista nel senso tecnico del tema (anzi devo dire che normalmente sono una che è parecchio distratta da altre facezie) ma credo anche che siamo arrivati ad un punto in cui l’attenzione su certi problemi deve alzarsi se non vogliamo farci davvero del male (e farlo ai nostri figli).
Avevo già fatto un lungo elenco di azioni per rispettare l’ambiente che possono con poco migliorare la situazione.

Poi negli ultimi mesi ho iniziato a domandarmi quali fossero le azioni per rispettare la natura e se vi fossero regole per rispettare l’ambiente.

Poi mi sono chiesta e tu Alle cosa fai per rispettare l’ambiente?

Come inquinare meno l’ambiente? Iniziare ad informarsi

Così ho iniziato a documentarmi e a leggere qualche libro.

Avevo sentito di questo legame tra i problemi ambientali e la carne ma mi pareva davvero assurdo.

Ho cercato le risposte alle domande perchè dovrei diventare vegana e perchè dovrei diventare vegetariana leggendo molto dentro e fuori dal web.

All’inizio credevo si trattasse delle solite mode chic e di qualcosa che apparisse molto figo.

Così ho scoperto che davvero la nostra dieta è strettamente collegata all’inquinamento ambientale e ai cambiamenti climatici come il surriscaldamento globale.

Ho trovato un sacco di dati documentati con molte fonti in un libro molto particolare e diretto che ho letto con attenzione e spirito critico Ventuno giorni per rinascere. Il percorso che ringiovanisce corpo e mente di Franco Berrino, Daniel Lumera, David Mariani.

Come inquinare meno l’ambiente? Ridurre gli allevamenti intensivi

Sapevate che una delle attività che contribuiscono maggiormente ai più seri problemi ambientali è l’allevamento intensivo?

E’ la causa prima a livello mondiale dei cambiamenti climatici e contribuisce ad aumentare il riscaldamento globale del 40% rispetto a tutto il settore planetario dei trasporti nel suo complesso.

Quindi In definitiva un allevamento intensivo inquina molto di più di tutto il settore dei trasporti.

Incredibile non è vero?

E questo perché il sistema impiega un terzo delle risorse idriche mondiali.
Per produrre un kg di carne di manzo servono 15000 litri d’acqua contro i 500-2000 litri necessari per produrre la stessa quantità di vegetali.

L’allevamento intensivo è responsabile di circa il 40% delle emissioni antropogeniche di metano che ha potenziale di riscaldamento globale 23 volte superiore a quello della CO2.

Sapete di cosa parliamo? Delle flatulenze delle vacche… sì lo so quando l’ho sentita per la prima volta mi sono fatta una grossa risata poi però ho trovato molte conferme…

L’allevamento intensivo per queste ragioni produce il 20% dei gas serra ed è un sistema che convoglia il 70% della produzione globale di cereali nelle mangiatoie di animali da macello sottraendo cibo e risorse alle popolazioni umane più povere.

ACCORCIARE LA VITA, VELOCIZZARE LA CRESCITA


L’allevamento intensivo è un sistema che si fonda sul calcolo di quanto si possa tenere gli animali vicino alla morte senza ucciderli.
Un sistema a causa del quale oltre il 70% degli antibiotici in circolazione nel nostro Paese è destinato agli animali da allevamento perché sono tenuti in condizioni pietose.
Quindi è molto facile che si ammalino.
E’ un sistema che incoraggia la diffusione di batteri che resistono agli antibiotici e che non possono più essere da essi debellati (fenomeno molto pericoloso dell’antibiotico-resistenza).

Come inquinare meno l’ambiente? Ridurre gli allevamenti avicoli

Un sistema particolare di allevamento intensivo è quello avicolo.
Un sistema in cui una gabbia per galline ovaiole occupa mediamente uno spazio un po’ inferiore alla superficie di un foglio A4.
Spesso le gabbie sono accatastate in capannoni privi di finestre in pile anche di 18 gabbie una sopra all’altra.

Negli anni ‘50 sono stati selezionati grazie a tecniche di manipolazione genetica due diverse generi di pollame: la gallina ovaiola e i broiler o polli da carne, ciascuno con un diverso genoma.
Grazie a questi mutamenti genetici i polli sono stati indotti a crescere più del doppio in meno della metà del tempo.
Questo solo per aumentare la produzione e dunque i guadagni.

In passato i polli avevano un’aspettativa di vita di 15-20 anni, oggi i broiler vengono mediamente macellati intorno alle 6 settimane.

Il tasso giornaliero di crescita dei broiler è aumentato circa del 400%.

Come inquinare meno l’ambiente?Stanare i veri “polli”

Questa interferenza umana nel genoma dei polli ha generato anche un effetto collaterale: i pulcini maschi delle galline ovaiole vengono semplicemente soppressi perchè “inutili” (250 milioni all’anno negli Usa, 40 milioni in Italia).
In Italia questo avviene in due modi: o sono gasati con l’anidride carbonica o vengono gettati nel trituratore.

Lo sapevate?


Io no e quando l’ho scoperto sono inorridita non tanto per i poveri pulcini ma per quanto possa essere senza scrupoli l’essere umano impegnato solo a guadagnare.

Secondo i dati riportati nel libro il 95% dei polli provenienti da allevamenti intensivi è contaminato da Escherichia coli ma anche tra il 39% e il 85% della carne di pollo sui banchi dei negozi ne è ancora infetta.

Lo sapevate?

L’ 83% di tutta la carne di pollo compresi i marchi di pollo biologico di pollo allevato senza antibiotici è contaminato da Campylobacter (salmonella) al momento dell’acquisto.

Il 99% di tutta la produzione di carne latte uova degli Stati Uniti proviene da allevamenti intensivi.
Attualmente due aziende possiedono i tre quarti della genetica di tutti i polli da carne del pianeta.

Magari anche sotto brevetto!

Gli animali allevati in modo intensivo producono solo negli Stati Uniti 130 volte i rifiuti organici di tutta la popolazione umana del paese: circa 40 tonnellate al secondo.

Tutte le deiezioni animali emettono nell’aria sostanze chimiche tossiche che possono provocare problemi infiammatori immunitari flogistici e neurochimici negli esseri umani

Cosa fare per rispettare l’ambiente? comprare cibo ecosostenibile

Ecco allora che si arriva alle conclusioni.

Gli onnivori contribuiscono alle emissioni di gas serra 7 volte di più dei vegani.

Nessuna delle nostre scelte quotidiane ha più impatto sull’ambiente che scegliere di nutrirsi o meno di carne.

Perchè non ce lo hanno detto prima?
Perchè non ce lo dicono forte e chiaro?

Forse perchè l’industria zootecnica esercita la propria influenza politica sapendo che il proprio modello di business dipende dal fatto che i consumatori non hanno la possibilità di vedere o sentire.

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