Vaccinare i figli sì o no? Anche se ci dicono bugie ho detto sì

Vi racconto che cosa penso e perchè ho deciso di vaccinare mio figlio, nonostante la mia scarsa fiducia in quello che ci raccontano

Vaccinare il proprio figlio sì o no?

Partiamo con una verità inconfutabile: i vaccini obbligatori, insieme agli antibiotici, rappresentano sicuramente uno dei maggiori successi della storia della medicina. Hanno permesso, finora, di salvare milioni di vite umane, e di sradicare malattie gravissime in molte regioni del mondo. E su questo non c’è dubbio. Allora bisogna vaccinare i figli sì o no?

C’è, però, anche un’altra parte della storia che andrebbe affrontata e, quanto meno, valutata.
Parlo di tutti coloro che credono che i vaccini destinati ai neonati, in parte, siano anche causa di conseguenze spesso molto gravi. Si è parlato di autismo ma anche di sindrome di Asperger e non solo. I cosiddetti “No vax” bandiscono in maniera netta i vaccini; vengono dipinti quasi come estremisti o nazisti per la loro intransigenza e violenza (spesso verbale) nell’esporre le loro posizioni.

VACCINI: CHE COSA DICONO LE ISTITUZIONI

Io non sono una esperta di medicina e non mi considero una “No vax” ho provato a leggere e informarmi sull’argomento. Alla fine vi posso solo raccontare cosa penso e cosa ho deciso di fare per mio figlio.
Ho letto alcuni documenti del Ministero della Salute e dell’Aifa che parlano di reazioni avverse ai vaccini.


Tuttavia, per cultura personale e lavoro ho potuto conoscere a fondo il mondo dell’informazione, le dinamiche che intervengono. Conosco anche molto bene il mondo della politica, delle istituzioni e le sue storture.
Fatta questa premessa, ci sono prove inconfutabili che illustrano come dietro notizie delicate c’è spesso un calcolo “politico” o “economico”; un gioco che prevede come raccontare un fenomeno, cosa dire e cosa non dire. Spesso anche se farlo trapelare o tacerlo del tutto ai cittadini.

VACCINARE I FIGLI SI’ O NO? ENORMI INTERESSI IN GIOCO


Dietro i vaccini obbligatori e facoltativi ci sono “Big Pharma” (direbbero in una serie Netflix) e interessi per miliardi di euro. E’ molto probabile che notizie di eventuali effetti collaterali sarebbero, comunque, in qualche modo sottoposte a controllo e tentativi di censura più o meno efficaci.

Ci sono, poi, altre azioni che hanno l’obiettivo di screditare notizie vere; ma spesso è difficilissimo sapere cosa è vero e cosa non lo è, figuriamoci capire se una smentita ufficiale è genuina oppure no.
Per esperienza vi assicuro che questo avviene spessissimo in ogni campo.


Dunque non ci siamo fidati di quello che riferiscono le istituzioni e che scrivono i giornali (che incassano soldi dalla pubblicità anche dei farmaci). Non ci siamo fidati di quello che circola sul web. Il fatto è che io e mio marito continuiamo a nutrire forti perplessità sulla verità circa gli effetti collaterali e le reazioni dei vaccini.
Non crediamo che i vaccini per i neonati siano sicuri al 100%; sospettiamo altresì che quello che ci raccontano sugli effetti collaterali siano informazioni controllate e “smussate”.
C’è anche da dire che la scienza si sta ancora interrogando e molte risposte non sono state ancora trovate. Questo significa che alcuni effetti negativi potrebbero esserci realmente ma non ancora accertati scientificamente.

VACCINARE I FIGLI SI’ O NO? DECIDERE SENZA VERITA’


Il giorno che ho scoperto che in questo Paese (come in moltissimi altri) la verità quasi non esiste è stato un pessimo giorno. Ne puoi avere continua conferma se guardi le cose da vicino ed in profondità.
Il vero dramma è quando io e mio marito ci siamo accorti che, con un bambino appena nato, bisognava comunque prendere una decisione.

E non potevamo sbagliare.

Abbandonate le critiche al sistema, alle storture istituzionali, ci siamo chiesti: è meglio vaccinare nostro figlio e correre il rischio di uno speriamo-remoto-effetto-collaterale? In pratica è come giocare alla lotteria al contrario: se vinci, perdi.

Oppure è meglio non correre questo rischio e non vaccinarlo per niente sottoponendolo, però, alla probabilità abbastanza alta di prendere malattie anche problematiche?
Non è stato facile scegliere. La cosa -vi confesso- ci ha angustiato molto perchè ci siamo sentiti costretti e prigionieri di falsità nel nostro Paese. Costretti a prendere una decisione difficile per cause esterne a noi.

LA LOTTERIA DEI VACCINI


Alla fine -con le spalle al muro- abbiamo deciso di giocare alla lotteria o roulette russa. Abbiamo incrociato le dita e sperato che non fossimo noi quella remota possibilità. Che non fossimo noi quel numeretto che indica la percentuale di casi gravi riconosciuti come effetti collaterali e reazioni avverse da vaccini.
E’ andata bene, anzi benissimo: non abbiamo avuto nemmeno problemi con la febbre che di solito può insorgere nelle ore successive.
Non è stata una esperienza bella ma abbiamo capito che questa era solo la prima di una lunga serie di situazioni simili.

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