Quali sono gli alimenti vietati in gravidanza?

Quali sono gli alimenti vietati in gravidanza?

Ci sono alimenti assolutamente vietati e cibi che possono essere consumati a particolari condizioni

Quali sono gli alimenti vietati in gravidanza? La gravidanza è un momento delicatissimo per la donna bombardata da moltissimi stimoli psicofisici. Tra le primissime domande che una futura mamma si fa è quella di capire se ci sono alimenti vietati in gravidanza.

Esistono cibi e alimenti proibiti in gravidanza, cioè che proprio non si possono mangiare? Quale è il pesce da evitare in gravidanza ?
Su questo mi sono documentata al tempo cercando di capire bene quali fossero le leggende metropolitane e le tradizioni che non avevano nulla di scientifico e cosa invece dicessero realmente i medici.

Così ho scoperto molte cose importanti, molte delle quali ignoravo.

Intanto è vero che per le loro specifiche caratteristiche alcuni prodotti sono meno adatti alle gestanti e devono essere consumati adottando particolari accortezze.
Alcuni alimenti, ad esempio, possono veicolare agenti patogeni come Listeria monocytogenes e Toxoplasma gondii, responsabili di patologie a carico del feto, altri alimenti possono veicolare germi responsabili di infezioni o tossinfezioni alimentari.
Dunque, parliamo di un primo gruppo di cibi e alimenti che sono a rischio se non si consumano nel modo giusto e con precauzioni obbligatorie. Dunque potremmo dire cibi con una allerta arancione.
Ci sono poi altri alimenti da evitare assolutamente e dunque con semaforo rosso. Questi proprio non si possono mangiare.

GLI ALIMENTI VIETATI IN GRAVIDANZA

  • Latte crudo non pastorizzato. Prima di consumarlo bisogna farlo bollire per alcuni minuti per evitare che virus e batteri possano interferire con la gravidanza e arrecare danni al feto. Nel latte crudo si possono nascondere Escherichia coli verocitotossici, Brucella e altro
  • Uova cotte o poco crude. Attenzione, se è facile evitare le uova crude quelle invece poco cotte sono più difficili da scovare. Assicurarsi sempre che l’uovo sia solido e non più liquido (uovo alla coque con tuorlo ancora liquido da evitare). La Salmonella è in agguato.
  • Carni crude o poco cotte (ad es. tartare o carpaccio), compreso pollame e selvaggina. Qui bisogna stare attenti ad evitare Toxoplasma gondii, Escherichia coli verocitotossici, Salmonella spp., Campylobacter spp.. la precauzione necessaria è cuocere bene la carne fino al cuore (deve scomparire il colore rosato)
  • Salsicce fresche e salami freschi (poco stagionati). Questi sono i cibi vietati in gravidanza più conosciuti. E ci sono gli stessi rischi della carne cruda: Toxoplasma gondii, Salmonella spp, Listeria monocytogenes. Quando si può cuocere bene fino al cuore (deve scomparire il colore rosato ed ogni traccia di sangue).
    La stagionatura molto breve equivale spesso a mangiare carne cruda. Man mano che la stagionatura aumenta diminuisce il rischio. Ma siamo davvero sicure che vogliamo assumerci anche una remota possibilità di creare problemi al feto? Per stare certi basta non mangiare salami per 9 mesi.
  • Pesce crudo (ad es. sushi), poco cotto o marinato. Qui i rischi si chiamano Listeria monocytogenes e, se non adeguatamente congelato, Anisakis spp. Mai mangiarlo. Se possibile cuocere molto bene. Il sushi? si salta.
  • Frutti di mare crudi (cozze e ostriche). Stesso discorso anche perchè qua i rischi aumentano e si aggiungono Salmonella spp., virus dell’Epatite A e Norovirus oltre gli altri pericoli legati all’inquinamento della zona in cui vengono pescati. Occhio dunque. Anche qui cuocere bene o per stare tranquille al 100% evitare.
  • Cibi pronti a base di pesce affumicato. Qui bisognerebbe parlare a lungo. I cibi e gli alimenti pronti per il consumo sono trattati sempre con sostanze aggiunte che servono a dare maggiore sapore o a conservarli per un lungo periodo. Queste sostanze non fanno bene ed è meglio evitarle il più possibile. In gravidanza il livello di attenzione dovrebbe alzarsi. Il ministero della Sanità li sconsiglia per il pericolo di Listeria monocytogenes.
  • Formaggi a breve stagionatura, a pasta molle o semimolle, con muffe. Evitare e preferire altri tipi di formaggi. Stagionature oltre i 24 mesi sono preferibili.
  • Frutta e verdura cruda, insalata, frutti di bosco surgelati. Qui il rischio è elevato di Toxoplasma gondii, Salmonella spp., Virus dell’epatite A e Norovirus. Consumare le verdure solo dopo accurato lavaggio, comprese quelle in busta già pronte per il consumo (che vanno lavate sempre anche quando scrivono che sono già lavate… vi fidate di me o di loro?). Consumare la frutta ben lavata, meglio se sbucciata, i frutti di bosco surgelati solo cotti. Per lavare bene frutta e verdura esistono vari prodotti, io mi sono limitato all’ammollo con molto bicarbonato di sodio.
  • Bevande alcoliche. L’alcol ingerito dalla madre giunge dopo pochi minuti nel sangue del feto, ma il feto non può metabolizzarlo perché è privo degli enzimi adatti a questo compito, di conseguenza l’alcol e i suoi metaboliti si accumulano nel suo sistema nervoso e in altri organi danneggiandoli. Da evitare senza eccezioni.

GLI ALIMENTI DA LIMITARE IN GRAVIDANZA

Oltre agli alimenti vietati in gravidanza c’è un gruppo di alimenti che i medici sconsigliano di ingerire in grossa quantità durante la gestazione. Questo perchè o di per sè non sono salutari (e andrebbero evitati sempre) o perchè una alta concentrazione potrebbe creare conseguenze al feto.

Dunque la lista degli alimenti da limitare in gravidanza:

  • Caffè e tè: sarebbe opportuno preferire prodotti decaffeinati o deteinati. Il caffè, come tutte le bevande contenenti le cosiddette sostanze “nervine” (tè, bibite tipo cola, cioccolato), va assunto con moderazione perché la caffeina attraversa la placenta. Inoltre, durante questo particolare periodo il metabolismo della caffeina è rallentato di 15 volte e le future mamme sono più sensibili ai suoi effetti.
  • Sale: Un consumo elevato di sale aumenta il rischio di malattie cardiovascolari e ipertensione. Preferisci il sale iodato, anche perché, durante la gravidanza e l’allattamento, il fabbisogno di iodio è maggiore.
  • Zuccheri: sarebbe da evitare lo zucchero raffinato ed i dolci in dosi eccessive. Meglio preferire i carboidrati complessi, come pasta, pane, patate
  • Uova: non più di 2 a settimana, ben cotte
  • Grassi: preferisci l’olio extravergine di oliva. Meglio evitare quelli animali nelle varie forme.

IMPORTANTE DA RICORDARE

  • lavare le mani prima e dopo aver toccato alimenti crudi
  • consumare i prodotti preconfezionati deperibili subito dopo l’apertura e, comunque, mai oltre la data di scadenza
  • mantenere separati i cibi crudi da quelli cotti
  • refrigerare subito gli alimenti già cotti, se non mangiati al momento, e riscaldarli accuratamente fino al cuore, prima di consumarli
  • non superare una porzione da 100 g alla settimana di grandi pesci predatori (pesce spada, squaloidi, marlin, luccio) e non consumare tonno più di 2 volte a settimana. In caso si vogliano comunque consumare, si consiglia di non prevedere nella dieta settimanale altre specie di pesce, per evitare una maggiore esposizione ai possibili contaminanti (ad es. metilmercurio)
  • eliminare le parti scure (di aspetto bruno-verdastro) contenute nel

LA TABELLA RIASSUNTIVA

AlimentoRischioCosa fare
Latte crudo non pastorizzatoEscherichia coli verocitotossici, Brucella spp.Consumare solo dopo bollitura
Uova crude o poco cotteSalmonella spp.Consumare dopo accurata cottura (il tuorlo deve essere coagulato)
Carni crude o poco cotte (ad es. tartare o carpaccio), compreso pollame e selvagginaToxoplasma gondii, Escherichia coli verocitotossici, Salmonella spp., Campylobacter spp.Cuocere bene la carne fino al cuore (deve scomparire il colore rosato)
Salsicce fresche e salami freschi (poco stagionati)Toxoplasma gondii, Salmonella spp, Listeria monocytogenesCuocere bene fino al cuore (deve scomparire il colore rosato). La stagionatura molto breve rende il profilo di rischio di questi alimenti simile a quello della carne cruda
Pesce crudo (ad es. sushi), poco cotto o marinatoListeria monocytogenes e, se non adeguatamente congelato, Anisakis spp.Consumare solo dopo accurata cottura
Frutti di mare crudi (cozze e ostriche)Salmonella spp., virus dell’Epatite A e NorovirusConsumare solo dopo accurata cottura
Prodotti pronti per il consumo a base di pesce affumicatoListeria monocytogenesPreferibile non consumarli
Formaggi a breve stagionatura, a pasta molle o semimolle, con muffeListeria monocytogenes   Preferire altre tipologie di formaggi
Frutta e verdura cruda, frutti di bosco surgelatiToxoplasma gondii, Salmonella spp., Virus dell’epatite A e NorovirusConsumare le verdure solo dopo accurato lavaggio, comprese quelle in busta già pronte per il consumo. Consumare la frutta ben lavata, meglio se sbucciata, i frutti di bosco surgelati solo cotti
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