Ragadi da allattamento, meglio prevenire che curare

ragadi da allattamento si evitano con la posizione giusta
(Fonte: Uppa.it)

Gran parte dei problemi che insorgono durante l’allattamento al seno, quali le ragadi, l’ingorgo, la mastite e la scarsa produzione di latte sono in realtà prevenibili. Per questo ti dico per esperienza personale che per le ragadi da allattamento è meglio prevenire che curare.

Non fate come me che non mi sono preparata abbastanza sull’argomento e nel momento cruciale (intendo: bambino che urla, pannolino da cambiare, latte che non arriva e poi non esce, dolori alla mammella e capezzoli doloranti e ridotti male) non sapevo cosa fare. Ho avuto ragadi e mastiti ritengo perchè nessuno mi abbia informato o raccomandato su quello che dovevo e non dovevo fare.

Non è che non mi sia preparata a sufficienza per il lieto evento ma poi quando ci sei in mezzo ti accorgi che sono tantissime le cose che dovevi sapere e che invece hai ignorato (spesso solo perchè non ne sapevi l’esistenza).

Molti problemi legati all’allattamento si possono prevenire con un corretto attacco al seno materno del bambino e dalla sua libertà di succhiare a richiesta.
Infatti se il bambino si attacca bene al seno prendendo in bocca non solo il capezzolo, ma anche parte dell’areola e senza succhiarsi il labbro inferiore, le ragadi del capezzolo molto rare.

LE RAGADI DA ALLATTAMENTO: COSA SONO


La ragade non è altro che una ferita più o meno profonda dei tessuti. Viene determinata da una lacerazione delle mucose che a sua volta può essere causata da un errato ripiegamento della mucosa stessa, da un’infezione o dalla scialorrea.
Possono formarsi agli angoli della bocca, dietro l’orecchio, intorno al capezzolo, nella regione anale, in qual caso si parla di ragade anale.
In allattamento possono formare addirittura una raggiera su tutto l’apice del seno se la suzione e l’attacco del neonato non sono corretti.
Queste lesioni, per la loro natura, tendono a cicatrizzare con difficoltà divenendo croniche.

EVITARE DI UTILIZZARE POMATE E UNGUENTI


Se le ragadi dovessero comparire è meglio evitare di applicare pomate e unguenti cicatrizzanti. La loro efficacia non è provata e possono, viceversa, col loro odore, confondere l’orientamento olfattivo del bambino di fronte alla fonte di nutrimento.
Io le ho provate ed in effetti non sono servite a molto anche perchè ho avuto l’impressione che una volta arrivate le ragadi guariscono con molta difficoltà.
E’ molto meglio concentrarsi per prevenirle.

Il ricorso ai paracapezzoli (coppette di plastica o argento sottile proteggi-capezzolo) può rappresentare una soluzione temporanea al problema quando le ragadi già ci sono , ma possono essere utili per prevenirle o dare più tempo al poppante di imparare ad attaccarsi bene.
Comunque le coppette potrebbero indurre una stimolazione ridotta alla produzione di latte.

Bisognerà quindi cercare di evitarne o sospenderne l’uso non appena le ragadi vanno meglio.
In ogni caso tutto dipende da come il bambino si attacca: se arrivano le ragadi il bambino si attacca male e la mamma prova dolore.
Ne ho già parlato qui dove ho elencato tutti gli indizi per capire se il bambino succhia bene

Dunque semplicemente: le ragadi si evitano (e vi garantisco che è meglio) facendo attaccare bene il bambino. Per far attaccare bene il bambino è necessario che la mamma non provi dolore quando succhia. Se prova dolore quello è l’allarme rosso che qualcosa non va e bisogna intervenire subito, Anzi prima di subito.

RAGADI DA ALLATTAMENTO: COME AGEVOLARE LA CICATRIZZAZIONE

Quando le ragadi ci sono hai un solo desiderio: che ti passino. Abbiamo detto niente pomate per favorire la cicatrizzazione. Allora come si curano le ragadi al seno?
Un rimedio della nonna, naturale ed efficace che ho scoperto è… il latte. Infatti per favorire la cicatrizzazione del capezzolo la mamma può spalmare alcune gocce del proprio latte sul capezzolo. Il latte materno contiene anticorpi e sostanze che stimolano la crescita dell’epidermide, e quindi favoriscono la cicatrizzazione, ed esercitano un’azione antibatterica.
Sconsigliate anche le coppette assorbilatte perché il contatto continuo con la superficie umida ritarda la guarigione.

In caso di perdite di latte particolarmente abbondanti tra una poppata e l’altra si potranno indossare le conchiglie in plastica dura. Queste applicate tra il seno e il reggiseno, impediscono che gli abiti si bagnino. Attenzione però perchè potrebbero mantenereil capezzolo umido e questo impedisce la cicatrizzazione delle ragadi.

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