Come scegliere il nome del bambino

Il “metodo salomonico” e l’importanza del significato

scegliere ilnome del bambino Leone

Quale nome scegliere per il bambino in arrivo? Chi sceglie il nome?
E’ questo uno dei problemi da affrontare quando il neonato è in arrivo.
E’ anche il primo momento di confronto per la coppia che deve vedersela con l’unione di diverse culture familiari ( «mettiamo il nome di mio padre?», «No di mia nonna, i miei ci tengono…»)
Nel migliore dei casi si brancola nel buio perchè all’improvviso si scopre che i nomi propri di persona sono… tantissimiiii. Troppi.

Solo per leggerli tutti passano settimane e come si fa?
Scegliere a caso, però, è un metodo di sicuro che fa… risparmiare tempo!
Se siete d’accordo, allora, comprate il libro dei nomi e aprite a caso una pagina ed il gioco è fatto.
Complimenti, siete una coppia davvero molto pratica che nella vita non perderà mai tempo. Attenzione, però, perchè non sempre conviene fare scelte a caso…

L’IMPORTANZA DI CHIAMARLO LEONE

Noi, come forse sapete, abbiamo scelto per nostro figlio il nome “Leone”… «come i Ferragnez…!!»
Nel 2015, quando è toccato a noi sceglierlo, il nome Leone non era molto usato, conosciuto e sentito: solo altre 214 coppie scelsero quel nome in quell’anno.
Pensate che nel 1999 solo a 21 bebè è stato dato questo nome, mentre nel 2017 i nati con questo nome sono stati 274 (comunque pochissimi se ci pensate).
Così abbiamo passato i primi anni a registrare commenti di vario genere: tra l’imbarazzo, lo stupito e, qualche volta, il falso per questo nostro “colpo di testa”.
Abbiamo sperimentato cosa significa decidere di chiamare un figlio con un nome meno comune.

Stupore quando lo abbiamo comunicato in famiglia.⠀
Stupore anche fuori.⠀
Il minimo è stato: «Leone…. ehm… com’è originale…» dove “originale” sta per molte cose.⠀
Oppure: «Leone… ehm… », seguono secondi di silenzio… «ah, come il presidente della Repubblica…».⠀
«Sì, ma quello era il cognome…»
Oppure ancora: «Ah, come Leone di Lernia…» (era il 2015 e allora quello forniva il convento)⠀

Poi proprio in quel periodo Fedez scrisse una canzone e citò Chiara Ferragni (“il cane di Chiara Ferragni ha il papillon di Vuitton”). Scoccò la scintilla…⠀
Successivamente i due decisero di avere un figlio e comunicarono al mondo il nome (era tra il 2017 ed il 2018): incredibile a dirsi ma scelsero di chiamarlo come il nostro Leone (e non viceversa).⠀
Così da allora le cose sono cambiate: la frase ricorrente che sentiamo più spesso è diventata: «Ah, Leone… come il figlio di Chiara Ferragni…»⠀
«Già, proprio così: sapevamo che si sarebbero fidanzati, che avrebbero fatto un figlio e che lo avrebbero chiamato Leone, così abbiamo voluto imitarli».
In compenso nessuno commenta più: «Ma che nome… originale…».
Anche il nome Leone è stato sdoganato… ⠀


Ma come e perchè abbiamo deciso di chiamarlo così?

COME SCEGLIERE IL NOME DEL BAMBINO: IL METODO SALOMONICO

Scegliere il nome del bambino è un’impresa. Noi abbiamo utilizzato “il metodo salomonico”: io ho scelto tre nomi per maschietti e mio marito tre nomi per femminucce. Quando abbiamo saputo che era un maschietto è toccato a mio marito (che aveva scelto i tre nomi da femminuccia) scegliere il nome definitivo tra quelli che io avevo deciso per il maschietto.
Tra i tre nomi mio marito scelse Leone.

E così, sia io che lui, siamo stati davvero felici perchè entrambi abbiamo deciso in maniera equilibrata. Alla fine siamo stati contenti perchè ognuno poteva dire di aver scelto il nome.

COME SCEGLIERE IL NOME DEL BAMBINO: L’IMPORTANZA DEL SIGNIFICATO

Ogni nome ha un significato per questo bisogna sceglierlo bene perchè poi durerà tutta la vita.
Leone per noi (soprattutto per mio marito che ha motivato la sua scelta) è un nome che fa pensare a fierezza, coraggio, nobiltà, forza, dignità ma anche originalità, responsabilità e libertà (quella strana cosa che tutti vogliono ma senza pagarne il prezzo…).
Dare un nome significa anche augurare qualcosa e per noi è stato così.
Siccome abbiamo una certa idea del mondo, tutte queste qualità le riteniamo indispensabili per poter vivere bene nella “giungla africana” in cui siamo finiti (notato la metafora?).
E’ il nostro augurio per la vita di nostro figlio.


Poi mio marito ha voluto esagerare ad ha scelto (questa volta in completa solitudine… argh!) anche il secondo nome seguendo il “criterio del significato”.
Siccome tutta la sua e nostra vita è stata improntata sul concetto di libertà (nel bene e nel male, nell’amore e nel lavoro) allora lo ha voluto chiamare anche come il nonno…
Non il suo.
Quello della tv.
“Libero”.
Così in casa mi sono ritrovata un “Leone Libero”.
E voi no….!!

PS. L’armonia è la qualità necessaria quando si deve scegliere il nome.
Vi lascio qui l’elenco dei nomi più usati (ma anche meno) in Italia a cura dell’Istat. Qui ci sono davvero molti spunti utili.

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