GIOCHIAMO?

Importanza dei puzzle: fanno bene al cervello

Tutti i benefici di questo gioco per i bambini.

Io e mio figlio adoriamo fare i puzzle. Leone ha solo 4 anni ma da tempo, ormai, ci sfidiamo a chi è più bravo e veloce. L’importanza dei puzzle a volte viene sottovalutata, soprattutto ora che si tende a regalare giochi tecnologici ed interattivi.
Invece noi li adoriamo.

Vi sembrano un gioco noioso? Inutile? Non è affatto così: i puzzle hanno tanti benefici anche per gli adulti…e rientra a pieno titolo tra i miei giochi educativi preferiti per bambini (e giochi a basso costo).

Allora se il problema è: cosa fare con i bambini ? Questa potrebbe essere la risposta giusta.
Fin da quando era piccolo ho sempre scelto per mio figlio puzzle indicati per una età superiore alla sua, senza esagerare ma per cercare di stimolarlo maggiormente.
Questo anche per cercare di supportarlo e fargli capire che con l’impegno può fare qualsiasi cosa. Quante volte all’inizio mi diceva

“mamma, ma io non lo so fare!”.


Adesso invece dice sempre

“mamma, ce la posso fare!”

anche se gli chiedi “riesci a trattenere la cacchina fino a che arriviamo a casa?”
Insomma super progressi.

24 PEZZI: UN BUON INIZIO

Il nostro primo puzzle è stato uno dei Paw Patrol da 24 pezzi indicato per bambini di 3 anni, comprato quando lui ne aveva solo 2. Abbiamo cominciato a farlo insieme. Poi facendolo e rifacendolo più volte da solo è diventato un fenomeno!
Dopo averlo completato sempre lo stesso rito: “mamma, guarda cosa ho fatto?”
“Ma sei bravissimo amore mio!!”


L’incoraggiamento è fondamentale: accresce l’autostima del bambino ed è fondamentale non scoraggiarli mai. Anche quando non superano le nostre aspettative.
Il secondo puzzle, comprato in contemporanea con quello dei Paw Patrol era uno di Blaze da 60 pezzi per bambini dai 4 anni in su. Con il passare dei mesi ho visto i suoi progressi: pazzeschi. Già a 3 anni e mezzo riusciva a finirlo da solo in circa 10 minuti.


Ultimamente siamo diventati parecchio spericolati e ci stiamo buttando su un puzzle da 180 pezzi degli Avangers! Devo dire che è difficile, parecchio, ma mi piace la sua voglia di provare e riprovare. Per il momento solo se ci sono io accanto, ma è giusto così. Non so quale sia l’età indicata anche perchè sulla scatola non c’è scritto ma già giorno dopo giorno vedo i progressi.

PUZZLE. I BENEFICI

Fare puzzle non è solo divertente ma fa anche bene. Io l’ho visto su mio figlio: sviluppa l’attenzione e la concentrazione ma anche la memoria a breve termine proprio perchè è ‘costretto’ a mantenere l’attenzione (divertendosi) su quello che sta creando.
Come hanno rivelato alcune ricerche scientifiche, inoltre, fare puzzle migliora la capacità di percepire gli spazi e di valutarne le misure.


Si tratta di abilità che si acquisiscono proprio incastrando tutti i vari pezzi… e vi renderete conto come l’esercizio aiuterà il vostro bambino a diventare sempre più bravo e veloce.
Altro beneficio: si incoraggia la creatività e la capacità di risolvere i problemi.

Altro aspetto fondamentale è l’incremento della autostima del bambino che cresce parallelamente ai risultati raggiunti (con il discreto aiuto del genitore)
Migliorerà anche la sua percezione visiva perchè sarà ‘costretto’ a focalizzarsi sui particolari del disegno per trovare l’incastro giusto!
Quando si gioca insieme, inoltre il bambino si focalizzerà sull’importanza del gioco di squadra (‘dai, dobbiamo farcela!) e quando lavorerà da solo capirà l’importanza dell’autonomia (‘ce la faccio da solo!’).


Da non sottovalutare anche l’aspetto manuale e il coordinamento e queste sono capacità che ho visto crescere e migliorare con i miei occhi.
Man mano che i pezzetti diventeranno più piccoli (perchè intanto vostro figlio diventerà più grande e passerà ai giochi più difficili) le sue capacità di attaccare e prendere in mano i pezzettini saranno sempre più avanzate.


PUZZLE. GIOCARE CON I NONNI

Secondo me è bello fare i puzzle anche con i nonni. Alcuni, in età più avanzata, potranno avere qualche difficoltà maggiore ed è, dunque, un attimo modo per stimolare anche la loro memoria, la loro concentrazione.

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