Bufale coronavirus: un binomio che purtroppo resiste ad oltre un mese dallo scoppio della crisi.
Non basta la più grande pandemia devastante che si ricordi, sui social circolano anche molte false notizie. Queste contribuiscono a creare uno stato di paura e incertezza.
Per questo, ho voluto raccogliere le fake news ufficialmente smentito dal Ministero della Sanità e dall’Iss (Istituto superiore di Sanità). Almeno queste le possiamo scartare con certezza.
Sapere che queste dicerie sono false può aiutarci molto. A me hanno aiutato parecchio anche se il momento non è facile e non parliamo di banali virus intestinali. Dunque occhio alle bufale sul coronavirus.
Ne girano tante come quella che vede il contagio come una condanna a morte certa. Per fortuna non è così.
Secondo i virologi nell’81% delle persone contagiate dal coronavirus si è trattato finora di casi lievi di Covid-19, stando ai dati diffusi il 18 febbraio dal Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie. Circa il 13,8% manifesta sintomi gravi come difficoltà respiratorie, o richiede ossigeno supplementare, e circa il 4,7% versa in condizioni critiche con sintomi gravi quali insufficienza respiratoria, insufficienza multiorgano o shock settico.
I dati finora suggeriscono che solo il 2,3% circa delle persone colpite da Covid-19 muore a causa del virus. Anziani e pazienti in condizioni di salute precarie risultano maggiormente a rischio di sviluppare gravi malattie o complicanze. Nonostante ciò, è importante adottare le misure di prevenzione indicate dalle autorità sanitarie locali al fine di contenere la diffusione dell’epidemia.
Questo abbiamo capito che non significa che a rischiare sono solo gli anziani per questo bisogna rimanere al sicuro e ottemperare a tutti gli obblighi che ci sono imposti dal governo.
E’ uno sforzo che dobbiamo fare tutti. Ad oggi (25 marzo 2020) si stima che 2,5 miliardi di persone nel mondo sono recluse in casa per debellare questa micidiale pandemia.
Di cosa si parla:
No, si tratta di un nuovo ceppo di coronavirus mai stato identificato prima nell'uomo.
Il nuovo coronavirus (il cui nome scientifico è SARS-CoV-2 che causa la malattia da coronavirus COVID-19), è un virus a RNA che fa parte della grande famiglia dei coronavirus a cui appartengono anche SARS-CoV il virus della sindrome respiratoria acuta grave (SARS), il virus MERS-CoV, il virus della sindrome respiratoria grave Medio-Orientale (MERS) ed altri coronavirus umani che causano raffreddori e sindromi simil influenzali lievi, ma tutti questi sono diversi da SARS-COV-2, che è quindi considerato un NUOVO virus umano.
No, il lavaggio e la disinfezione delle mani sono la chiave per prevenire l’infezione.
Il lavaggio e la disinfezione delle mani sono la chiave per prevenire l’infezione. Bisogna quindi lavarsi le mani spesso e accuratamente con acqua e sapone per almeno 20 secondi. Se non sono disponibili acqua e sapone, è possibile utilizzare anche un disinfettante per mani a base di alcol con almeno il 60% di alcol. Il virus entra nel corpo attraverso gli occhi, il naso e la bocca, quindi evita di toccarli con le mani non lavate.
Falso
I disinfettanti contenenti alcol (etanolo) al 75% sono efficaci per distruggere i virus.
Falso
I disinfettanti a base di cloro all’1% sono in grado di disinfettare le superfici distruggendo i virus.
Falso, è una delle tante bufale sul coronavirus.
Le persone anziane e quelle con condizioni mediche pre-esistenti sembrano essere soggette a manifestazioni cliniche più gravi a seguito a infezione da nuovo coronavirus (SARS-CoV-2). Tuttavia, possono essere infettate dal virus persone di tutte le età.
Allo stato attuale non ci sono evidenze scientifiche che l’uso dei farmaci antivirali prevenga l’infezione da nuovo coronavirus (SARS-CoV-2).
Al momento non è disponibile un vaccino contro il nuovo coronavirus (SARS-CoV-2).
Al momento non è disponibile un vaccino contro il nuovo coronavirus (SARS-CoV-2). Quando si sviluppa una nuova malattia, un vaccino diventa disponibile solo dopo un processo di sviluppo che può richiedere diversi anni.
Al momento, non ci sono prove che animali da compagnia come cani e gatti possano essere infettati dal virus.
Al momento, non ci sono prove che animali da compagnia come cani e gatti possano essere infettati dal virus. Tuttavia, è sempre bene lavarsi le mani con acqua e sapone dopo il contatto con gli animali domestici.
Il meccanismo per la produzione del vaccino è stato attivato con alta priorità.
Il meccanismo per la produzione del vaccino è stato attivato con alta priorità, tuttavia gli esperti concordano che sarà difficile che questo possa essere disponibile e distribuibile su larga scala IN TEMPI BREVI.
No, le informazioni sulle caratteristiche cliniche delle infezioni da SARS-CoV-2 stanno aumentando. Si stima che il periodo di incubazione vari in media tra 3 e 7 giorni e fino a un periodo massimo di 14 giorni.
No, per prima cosa è opportuno contattare il 112, attivo 24 ore su 24.
Se si è stati esposti a fattori di rischio, come essere stati nelle zone in cui il nuovo coronavirus (SARS-CoV-2) sta circolando o si è stati a contatto con persone con infezione da nuovo coronavirus (SARS-CoV-2) confermata in laboratorio, per prima cosa è opportuno contattare il numero unico di emergenza 112, o i numeri verdi regionali, per avere maggiori informazioni e indicazioni sui comportamenti da seguire.
Quest’anno a casa nostra da qualche giorno è comparso un Elfo di Babbo Natale. E’ un tipino simpatico che appare… Read More
Mettiamoci al lavoro insieme ai nostri figli per passare delle ore insieme e prepararci alla festa più bella dell'anno I… Read More
Quando dico a qualcuno che ho scelto una alimentazione sana per il mio bambino e che fino a tre anni… Read More
La scelta del regalo giusto per un bambino di 6 anni può essere difficile, ma non preoccupatevi, siamo qui per… Read More
E' una infezione banale che potrebbe presentarsi poco dopo le dimissioni dall'ospedale Come prevenire e curare la congiuntivite neonatale? Alla… Read More
Ecco gli 8 libri che mi hanno aiutato ad affrontare il momento più impegnativo della vita: dalla gravidanza ai primi… Read More
Leave a Comment