Prima visita dal dentista, quando portare i bambini?

A che età il primo incontro con il dottore dei denti?
La risposta su quale sia il momento giusto per portare vostro figlio alla prima visita dal dentista ve la dovete dare da soli: quando il bambino è pronto (entro i 4 anni mi ha comunque suggerito il medico).
Io ho tentato di portare mio figlio quando non aveva ancora compiuto 3 anni.
Un disastro.
Il nostro odontoiatra si ricorda ancora di mio figlio, quel mostriciattolo che non ha aperto la bocca nemmeno per un secondo. Che non si è voluto sedere sulla poltrona. Che non ha detto nemmeno il suo nome.
Perchè l’ho portato? Nessuna carie ma una piccola formazione di tartaro (giallino chiaro) sugli incisivi inferiori (sebbene non mangi zuccheri)
Sebbene Leone si lavi i suoi denti da latte- abbastanza bene- tre volte al giorno (mattina, alle 16 quando torna da scuola e la sera prima di dormire) si è formato il tartaro.
Bene, andiamo a toglierlo.
Il dentista mi aveva assicurato che sarebbe stato un gioco da ragazzi e che avrebbe usato una specie di garza, non l’attrezzo dei grandi.
La parte difficile, però, nessuno me l’aveva detto, era in realtà convincerlo ad aprire la bocca.
Il dentista non ci è riuscito e dopo 20 minuti di «dai, non ti faccio niente, voglio solo guardare» alla fine ci ha accompagnati alla porta, anche con un pò di disprezzo (senza presentarci il conto).
PRIMA VISITA DENTISTA: LA PAURA
Ma perchè i bambini hanno paura del dentista?
A casa nostra andiamo con tranquillità nello studio del dentista.
Il dentista non viene visto e raccontato come il mostro cattivo e quindi non ero preparata a questa sconfitta.
Prima di andare dall’odontoiatra per bambini avevo raccontato a mio figlio cosa sarebbe successo. Lo avevo rassicurato sul fatto che non avrebbe sentito male. Gli avevo garantito che all’uscita saremmo passati in edicola (lo so, non si fa ma l’ho fatto).
PRIMA VISITA DAL DENTISTA PER BAMBINI: I CARTONI ANIMATI
Solo qualche settimana dopo la debacle totale ho scoperto l’origine della paura di mio figlio: il cartone animato ‘C’è Simone’.
Stavamo tranquillamente sul divano a guardare una puntata (io per la prima volta lui per la ventesima) quando all’improvviso sento il coniglio protagonista che racconta che i suoi amici gli hanno detto che il dentista è cattivo, fa male, fa le punture ai bambini.
«Cosa, cosa, cosa????», sono saltata sul divano. «Ma che razza di discorso è? Ma chi le dice queste scemenze».
Mio figlio ha strabuzzato gli occhi ma è subito uscito allo scoperto: «ecco perchè io non voglio andare dal dentista!».
Il continuo è stato anche peggio: «il dentista mi scaverà i denti e mi farà tremare la testa».
La cosa mi ha lasciato realmente perplessa. Non sono una di quelle che demanda l’educazione del proprio figlio ai cartoni animati ma quel discorso del coniglio Simone era forse più convincente del mio «non sentirai nulla».
Quello spaventarsi a vicenda tra conigli era finalizzato ad arrivare al lieto fine della storia, il coniglio che va dal dentista e non sente male (alla fine si diverte pure), ma secondo me l’immagine negativa del dottore che tortura i bambini -ehm i conigli, scusate- resta ben impressa nel bambino con meno di 4 anni.
PRIMA VISITA DAL DENTISTA PEDIATRICO: PRIMA CON MAMMA E PAPA’
Da allora non ci ho più riprovato a portarlo perchè sono dell’idea che il problema non sia grave (me lo ha confermato anche il dentista) e che comunque se lo forzo e non apre la bocca stiamo punto e a capo.
PRIMA VISITA DAL DENTISTA: CI RIPROVO A 4 ANNI
L’ho però portato con me quando vado per la pulizia, i controlli e la cura di qualche carie. Prende confidenza con l’ambiente, con i rumorini del trapano e con il medico (che secondo me lo odia… ma la cosa è reciproca).
Tra qualche settimana però ci riproveremo. Non lo porterò dal mio odontoiatra ma in un altro studio dentistico che ha un apposito dentista pediatrico che, mi ha detto una amica, è molto brava a gestire i bambini.
Mi hanno detto che non faranno niente ma tenteranno di guardare solo la bocca.
Alla seconda visita, nel caso, si interverrà. Leone ormai ha un anno in più rispetto all’altra volta, sembra aver accettato la sua sorte e ha capito che non sentirà male.
Forse solo fino a quando qualcuno non gli chiederà «apri la bocca bel bambino».
Mamma che figlio… sorridente